Tre passi per le Roveri è l’iniziativa che ENEA ha attuato nell’ambito del programma Pioneers Into Practice della Climate-KIC e che tra ottobre e novembre 2017 ha messo a punto e sperimentato una pratica per ascoltare e dare voce a Roveri.
Nel primo incontro è stata proposta alla comunità la storia di proprie 'eccellenze' di tipo imprenditoriale e ed stato attuato un percorso di ascolto di esigenze, idee, priorità, bisogni.
In un secondo incontro queste proposte idee esigenze sono stati analizzate e costruiti dei percorsi di fattibilità che, portate alla comunità hanno visto la condivisione di esigenze prioritarie: tra queste il tema di Conoscersi e farsi conoscere : si sta procedendo a dare seguito a tali richieste con gli aperitivi mensili B2B, la maoppatura della attuale presenza industriale in Roveri, e l’organizzazione di un Open Day delle Roveri sono tra le priorità emerse
Altra esigenza prioritaria emersa è la realizzazione di progetti di ricerca condivisi e di percorsi di viabilità elettrica intermodale. Anche in questo caso alcune azioni sono state avviate, nello spirito della Cabina di regia cioè focalizzando progettualità, condividendo opportunità ed attori istituzionali del territorio su questi temi urban@bo
La storia di proprie 'eccellenze' di tipo imprenditoriale
Racconta Martina Francesca la 'pioniera' che ha accompagnato la sperimentazione:
Attraverso le interviste, i racconti e il contatto con le persone che a Roveri ci vivono e lavorano, stiamo scoprendo che ci sono tantissime realtà innovative, ricche di storia, creatività, spirito imprenditoriale. Ci sembra importante valorizzare e far conoscere tutte queste esperienze che meritano di essere raccontate. Ecco perché in questo primo incontro abbiamo scelto di dedicare la prima parte della mattinata al racconto di 4 esperienze di imprenditoria innovativa sotto diversi punti di vista.
Alberto Masotti ci ha raccontato la storia della Fondazione Fashion Research Italy dalle origini del gruppo La Perla fino alla fondazione, un polo di ricerca nato nel 2015 che propone corsi e master, possiede una collezione di 30000 disegni di modelli sartoriali e vuole offrire un supporto alle piccole e medie imprese.
Giorgio Giatti ha invece presentato l’esperienza della FIVE- Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, ospitata in un edificio costruito con tecnologia NZeb ('Nearly zero energy building'), il che significa che l’edificio non ha bisogno di altre fonti di energia se non di quella che autoproduce tramite un doppio impianto fotovoltaico. È una fabbrica che non fa uso di combustibili fossili ed è quindi all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. Joan Crous ha raccontato le attività della Coop. sociale Etabeta, che ha ospitato l’evento e che da diversi anni in Roveri si occupa di creare lavoro per persone svantaggiate attraverso l’arte, l’agricoltura, il cibo, offrendo al territorio un’attività dalle ricadute sociali importanti
Infine è intervenuto Gastone Boldri, fondatore del Consorzio Roveri e voce storica del quartiere, ricordando i momenti difficili, ma anche i risultati raggiunti nel corso degli anni. Ecco il riassunto grafico degli interventi.
Percorso di ascolto
Nella seconda parte della mattinata i partecipanti si sono divisi in piccoli gruppi per discutere della
percezione attuale di Roveri e per immaginarci la Zona di domani.
Ed ecco quello che è emerso dai lavori di gruppo: Roveri oggi è multifunzionale e anche esteticamente bella, con tanti spazi verdi. Ma ci sono anche zone abbandonate e capannoni chiusi, la cui riconversione è un punto dolente. Nella Roveri di domani i capannoni saranno energeticamente efficienti, la burocrazia sarà semplificata, ci sarà una 'cabina di regia' che gestirà i rapporti con l’amministrazione comunale per la riconversione dei capannoni. A Roveri oggi mancano servizi. Per il futuro immaginiamo un polo sanitario e un polo sportivo, servizi alle persone e imprese (dal bar, all’asilo e parchi giochi, alla mensa) e wifi libero in tutta l’area. A Roveri oggi c’è la necessità di conoscersi e farsi conoscere. Nella Roveri di domani c’è una comunità vivace, dove le informazioni su iniziative ed eventi circolano tra tutti, sia di persona che attraverso una community virtuale. C’è una gestione condivisa del quartiere (co-governance) e una collaborazione a diversi livelli, ad esempio condividendo spazi (sala convegni di quartiere) e servizi (gruppo di acquisto energia).