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Rappresentatività spaziale di misure della qualità dell’aria. Valutazione di un metodo di stima basato sull’uso di dati emissivi spazializzati. | |||||||||
Authors | Ciancarella L., Cappelletti A., Ciucci A., Cremona G., Piersanti A., Righini G., Vitali L. Year 2012 | ||||||||
Pubblication type | Project report or deliverable | ||||||||
Abstract | La rappresentatività spaziale e temporale dei siti di monitoraggio delle concentrazioni di inquinanti in atmosfera è un parametro fondamentale nella scelta della dislocazione delle stazioni di misura e nelle valutazioni di esposizione della popolazione ai livelli di concentrazione misurati. In letteratura, la rappresentatività spaziale di un sito è definita in generale in relazione alla variabilità dei livelli di concentrazione nell’intorno del sito stesso. Poiché la distribuzione spaziale della concentrazione in atmosfera di inquinanti primari è fortemente correlata alla distribuzione delle corrispondenti emissioni, in questo studio è stata definita una metodologia per l’analisi della rappresentatività spaziale delle stazioni di monitoraggio stimando la variabilità spaziale delle emissioni in riferimento al sito considerato. È stata svolta un’analisi dei gradienti orizzontali delle emissioni di alcuni inquinanti primari (frazione primaria di PM10 e PM2.5, IPA, arsenico, cadmio, nichel e frazione primaria del mercurio): minore risulta la variabilità emissiva, maggiore è l’area di rappresentatività della stazione di misura per l’inquinante valutato. La metodologia è stata applicata per lo studio della rappresentatività spaziale dei siti delle Reti Speciali di misura della qualità dell’aria (D.Lgs. 155/2010, art. 6 e 8), usando il modello nazionale MINNI, che copre tutto il territorio nazionale con dati emissivi spazializzati su un grigliato regolare di 4 km di risoluzione. La metodologia originale sviluppata comprende una fase iniziale preparatoria con aggregazione spaziale, temporale, chimica e granulometrica dei campi 3D di emissioni utilizzati dal Sistema Modellistico Atmosferico. In seguito, il calcolo della variabilità emissiva è svolto in ambiente GIS, con l’applicazione di funzioni statistiche di prossimità sugli strati raster delle emissioni, utilizzando un filtro mobile. Lo studio è stato effettuato per l’anno di riferimento 2005 con analisi di sensitività rispetto all’inventario emissivo utilizzato (ISPRA, GAINS-Italia) e all’intervallo temporale di riferimento (anno, estate, inverno). Le stazioni analizzate ricadono nei domini macroregionali del Nord e Centro Italia e sono classificate come fondo urbano e fondo rurale. Il metodo ha mostrato potenzialità interessanti per l’individuazione rapida di aree a maggiore variabilità emissiva, utile per la progettazione di nuove reti di monitoraggio e per una stima quantitativa approssimata della rappresentatività di stazioni esistenti. I limiti principali derivano dalla risoluzione del dataset di input e dalla possibile applicazione ai soli inquinanti primari. |
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Reference | Ciancarella L., Cappelletti A., Ciucci A., Cremona G., Piersanti A., Righini G., Vitali L. Rapporto tecnico scientifico RT/2013/2/ENEA, consegna di progetto al MATTM 14/12/2012 [progetto Accordo di Collaborazione con il Ministero dell’Ambiente del Territorio e della Tutela del Mare finalizzato allo sviluppo di stazioni di misurazione della qualità dell’aria]. |
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WEB Reference | http://www.enea.it/it/produzione-scientifica/rapporti-tecnici | ||||||||
Research unit | MIA | ||||||||
LastUpdate | 26/11/2013 | ||||||||
Related research topics |
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impact factor | Falso |
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Il Laboratorio ha realizzato progetti finanziati dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione |
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